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Sito denuclearizzato

4 luglio 2009

DISCARICA NAZIONALE PER RIFIUTI RADIOATTIVI A SCALA COELI: TRE DOMANDE AL COMMISSARIO SOTTILE

Con piacere apprendiamo dal commissario Sottile che il dubbio su una discarica per scorie nucleari a Scala Coeli sarebbe una bufala. Detto da lui, ci tranquillizza. Meglio le mozzarelle di bufala che le scorie nucleari! Ma, nel merito, la sua risposta elude alcuni rilievi che gli abbiamo posto.
Perché non mostra le carte del progetto? Se tutto è chiaro perché ha rifiutato di farle leggere al proprietario dei terreni che glie le ha chieste? Come mai il governo ha scritto che il sito di Pieditorto di Scala Coeli è un sito per scorie radioattive? Ha ragione il governo o il commissario Sottile? Come mai l’estensione degli espropri è più grande della discarica che Sottile dice di voler costruire? Non basta che Sottile ribadisca che lui vuole costruire una discarica di Rsu, e il governo? Saremmo felicissimi di esserci sbagliati, di avere dubitato male, ma, in questo paese, ormai, la verità viene fuori solo dopo molto tempo, spesso a cose fatte, e non vorremmo che questo fosse di nuovo il caso a Scala Coeli.
D’altra parte l’on. Finocchiaro ha dichiarato il 5 giugno scorso in pubblica piazza non a Roma, ma a Rossano, che dista pochi km da Scala Coeli, che il governo vuole costruire cimiteri nucleari in Calabria. Se la mappa dei siti nucleari scritta dai funzionari governativi del CNEN e dell’Enea e pubblicata da Green Peace, fosse una “bufala”, allora essi l’avrebbero smentita. Ma da ben tre mesi questa mappa si può leggere su internet, quindi è attendibile. Se invece il dott. Sottile si assume la responsabilità di smentire il governo, ne prendiamo atto, allora la definizione che ha usato va rivolta ad altri soggetti. Vogliamo anche ricordare che nell’accordo tra governo e regione si prevede l’ampliamento delle discariche per far fronte all’emergenza rifiuti. Non ci sono invece riferimenti precisi sul tipo di discarica che s’intende realizzare, se per spazzatura o rifiuti molto pericolosi. E come al solito per superare l’emergenza si propongono megadiscariche, non impianti pubblici di recupero o di riciclaggio, che a tutt’oggi in Calabria non esistono, tranne un piccolissimo impianto privato a Lamezia. Certamente l’on. Loiero ha gli strumenti per appurare la verità, promuova un’interrogazione parlamentare e capiremo. E’ curioso che lo stesso governo col braccio sinistro voglia mettere a Scala Coeli una discarica con scorie radioattive da tutt’Italia, con il destro invece la spazzatura. Ed è altrettanto curioso che il commissario scriva che vuole spendere 200.000 €, mentre al sindaco di Scala Coeli ha detto che ne investe 3 milioni. Noi pensiamo che con queste premesse non si può stare tranquilli. In riferimento alla pubblicazione del precedente comunicato su un quotidiano calabrese, che ringrazio della costante disponibilità , preciso che questo e il precedente intervento sono scritti con la firma personale in calce che è ben visibile, non con altre. Non è mio costume invadere il campo di nessuno, pertanto anche la stampa ne tenga conto. Tutte le associazioni ambientaliste italiane( compreso il WWF), com’è noto a tutti hanno ampiamente condannato il ritorno al nucleare del governo in carica.

Prof. FABIO MENIN, già presidente Wwf Calabria

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