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Sito denuclearizzato

3 aprile 2010

FIRMA L'APPELLO A SOSTEGNO DEI LAVORATORI AFRICANI DI ROSARNO!

Ogni anno, in autunno, fino a buona parte dell’inverno, migliaia di lavoratori stagionali, prevalentemente africani, arrivano a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, per la raccolta degli agrumi. Clandestini o regolari, rifugiati o richiedenti asilo, tutti si radunano nel cuore della piana di Gioia Tauro, 2000, forse 3000, ogni anno, da almeno vent’anni.
Il 7 gennaio 2010, a Rosarno, alcuni lavoratori africani vengono presi di mira con un fucile ad aria compressa, sparati da una macchina di passaggio come fossero belve da colpire durante un safari. Ne segue una rivolta che segnerà il punto di non ritorno di una spirale che per tre giorni, a Rosarno, sfiorerà la guerra civile.
Italia, Europa, 8 gennaio 2010 il Governo della Repubblica deporta migliaia di persone dal proprio luogo di vita e lavoro, solo in base al colore della pelle, e dichiara Rosarno off limits per la gente di colore.
Disperse, senza neppure i pochi beni che hanno dovuto abbandonare, senza casa, senza soldi, senza lavoro, senza diritti, invisibili e inermi, queste persone vagano oggi per le città d’Italia, esposte al freddo e alla fame, senza nessuna prospettiva.
Un centinaio di loro si trovano a Roma. Ospiti di alcune realtà di movimento, hanno costituito la prima Assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma.
La regolarizzazione prima di tutto! Questo chiedono, questo devono ottenere.
Dare loro accoglienza. Combattere con loro per il diritto ad esistere, il diritto ad avere diritti.

Approfondimenti su www.6antirazzista.net

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