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Sito denuclearizzato

2 ottobre 2008

DER SPIEGEL: LA CALABRIA DISTRIBUISCE MILIONI DI FONDI EUROPEI A CALCIATORI FAMOSI.

Se avete ancora qualche dubbio nel sottoscrivere l’appello “Contro lo sperpero dei fondi europei in Calabria” (potete farlo cliccando sul banner in alto) allora vi consiglio di leggere questo articolo pubblicato lo scorso 25 settembre su “DER SPIEGEL”, il principale magazine settimanale tedesco con la maggior tiratura d'Europa e più influente di Germania.
La notizia l’abbiamo trovata sul sito www.sibari.info, mentre la traduzione dell’articolo è stata recuperata sul sito www.italiadallestero.info.

DER SPIEGEL: LA CALABRIA DISTRIBUISCE MILIONI DI FONDI EUROPEI A CALCIATORI FAMOSI.
La regione meridionale italiana della Calabria è piccola, povera, mafiosa - e partner ufficiale della nazionale italiana di calcio. Per attirare i turisti, la Calabria versa milioni nelle tasche di alcuni famosi calciatori - con fondi dell’Unione Europea.
Bruxelles - La partita era ancora sullo zero a zero, il pubblico allo “Stadio Comunale” della città toscana di Pistoia annoiato. La partita tra le squadre olimpiche di Italia e Romania si e’ acceso all’undicesimo minuto. In quel momento è accaduto qualcosa che e’ passato quasi inosservato all’attenzione degli spettatori ma che a poche centinaia di chilometri più a sud era atteso con grandi aspettative: i pannelli pubblicitari nello stadio avevano cambiato il messaggio riportato. Su un brillante sfondo blu, si poteva ora leggere “Regione Calabria”. E pochi secondi dopo un ulteriore cambiamento, un nuovo testo, tradotto in tedesco recante la scritta “la Calabria ti offre di più”.
Così, il 22 Luglio di quest’anno, durante la gara della nazionale di calcio under-23, la povera regione meridionale della Calabria e’ divenuta “partner ufficiale della nazionale italiana di calcio”.
Quattro settimane più tardi, il 20 Agosto, questa collaborazione di sponsorizzazione e’ stata ufficializzata durante la partita della nazionale maggiore a Nizza conclusasi con uno deludente 2:2 contro l’Austria. Da allora, chi ha una buona vista ed e’ persistente nell’ esaminazione della miriade di loghi che appaiono sui sui pannelli alle spalle dei giocatori e allenatori che rilasciano interviste nel dopo partita della Nazionale, potra’ anche scoprire un piccolo scudetto raffigurante la Calabria.
Questo, secondo l’amministrazione regionale, portera’ molti turisti nella povera regione sulla punta della penisola italiana.
Denaro usato “in larga misura incontrollata”
La partnership ha un naturalmente un certo costo. La regione paga 1,8 milioni di Euro per un periodo di tre anni per la “sponsorizzazione” della “Squadra Azzurra”. Inoltre, sono stati impiegati circa 500.000 Euro per l’ulteriore utilizzo dell’immagine del centrocampista della nazionale italiana Gennaro Gattuso che gioca nel Milan, la squadra che appartiene al Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi. Si vogliono inoltre investire quasi cinque milioni di Euro per la messa in onda e la pubblicazione di annunci e spot pubblicitari su giornali e televisioni. Le esatte cifre investite sono ancora poco chiare poiche’ i dati forniti sono contraddittori.
Una cosa e’ certa: la metà di questa somma proviene da Bruxelles, dai fondi per gli aiuti regionali che sono destinati al miglioramento delle infrastrutture nelle zone economicamente disagiate con l’intento di fornire a queste uno slancio economico e favorire la creazione di posti di lavoro.
“Tali finalita’ sono inesistenti in questo caso”, spiega l’ Eurodeputato liberale calabrese Benjamino Donnici. Al contrario: i fondi per lo sviluppo delle infrastrutture turistiche, ad esempio, sono stati addirittura ridotti a favore del finanziamento sportivo alla nazionale di calcio. “Cio’ è così folle che dovrebbe venir registrato nel Guinness dei primati”, si arrabbia Donnici.
Donnici ha interrogato la Commissione Europea su perche’ essa lasci che milioni di Euro in finanziamenti vengano ancora gestiti in modo incontrollato direttamente da una regione “che nel corso degli anni ha dimostrato di non sapere o non volere gestirli in maniera appropriata”. Donnici, una volta egli stesso membro del governo regionale, si chiede perche’ la sua regione sia oggi economicamente disagiata come in passato nonostante gli enormi contributi arrivati da Bruxelles - e solo alcuni si siano invece arricchiti.
Un altro esempio di un sistema assurdo
I finanziamenti di Bruxelles sono al centro di critiche ormai da molto tempo. L’anno scorso, sotto la voce “aiuti regionali” sono stati distribuiti 45,5 miliardi di Euro. Poiché pero’ nei 27 paesi membri, a fronte di una cosi’ alta disponibilita’ di denaro non corrisponde un numero abbastanza significativo di progetti, una parte dei fondi non verra’ neanche recuperata. Un’altra parte dei fondi viene sprecata per per la costruzione di parchi acquatici o festival del cinema, di teatri di strada in Irlanda del Nord o per parcheggi coperti per le biciclette in Bassa Sassonia - o appunto per una delle più ricche federazioni calcistiche del mondo per la preparazione in previsione della prossima Coppa del Mondo.
Un altro esempio di un sistema assurdo - e anche in Calabria certamente non l’unico. “Molte cose non funzionano”, ha detto un altro parlamentare Europeo, il liberale britannico Bill Newton-Dunn, il quale ha partecipato di recente ad un’ispezione nel sud dell’Italia con una commissione del Comitato per il Controllo del Bilancio. Le sue conclusioni: “Più controlli” sulla destinazione dei fondi UE da parte di specialisti di Bruxelles sono assolutamente necessari. Il commissario Danuta Hübner, responsabile per gli aiuti regionali, ha richiesto all’amministrazione regionale calabrese di Catanzaro di fornire dettagliate informazioni sul caso entro il prossimo lunedi’.
In quest’ occasione la regione dovrebbe anche spiegare l’utilità e l’eventuale successo delle precedenti campagne pubblicitarie fatte con milioni di Euro in finanziamenti UE. In una di queste, il fotografo scandalistico Oliviero Toscani aveva fotografato gruppi di giovani calabresi che sono poi stati affiancati da slogan quali “Criminali? Certo, siamo in calabresi” e cosi’ poi pubblicati su molti giornali e in spot televisivi. Tale campagna era finalizzata a ridurre i pregiudizi secondo i quali gli abitanti della regione Calabria sono in gran parte membri della mafia.
Un’infelice azione. Infatti, il 15 Agosto dello scorso anno a Duisburg sono stati uccisi da una grandinata di pallottole sei sospetti mafiosi. Tutte le tracce, sia dei sicari che delle vittime, portano in Calabria.