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Sito denuclearizzato

22 marzo 2008

QUESTIONE RIFIUTI IN CALABRIA (seconda parte) - Siti inquinati e stato della pianificazione di settore.


Proponiamo questo documento estratto dal “PROGRAMMA OPERATIVO REGIONE CALABRIA - FESR 2007-2013 (CCI N° 2007 IT 161 PO 008) adottato dalla Giunta Regionale della Calabria con Deliberazione N° 398 del 7 luglio 2007.

La bonifica dei siti inquinati rappresenta ancora una emergenza per la Calabria. Al 2002, la superficie complessiva dei siti inquinati censiti era pari a 4.038.649 mq per un volume pari a 20.264.507 mc. Sono stati censiti 696 siti dei quali 40 definiti ad alto rischio, 261 a medio rischio, 262 a rischio basso e 73 a rischio marginale. Sulla base di una classificazione per tipologia dei 696 siti censiti, di questi 240 sono discariche utilizzate solo per rifiuti urbani (tra i quali non si esclude la presenza di rifiuti urbani pericolosi), 4 sono discariche di rifiuti speciali pericolosi, 5 sono costituite da rifiuti ingombranti e 4 da inerti e materiale da costruzione. Molti dei siti classificati a rischio basso e marginale sono localizzati in alvei di torrenti o piccole fiumare, con modesti volumi di abbanco che, pur rappresentando un rischio limitato di inquinamento organico (si tratta perlopiù di inerti ingombranti, carcasse di auto, ecc), ostacolano il regolare deflusso delle acque.
Tra i siti da bonificare censiti vi sono quelli di Crotone – Cassano – Cerchiara. Il sito di Crotone è interessato da compromissione di natura socio-sanitario ed ambientale, relativa alla contaminazione da metalli pesanti (zinco, cadmio, piombo, rame e arsenico, dovuti principalmente all’attività svolta nello Stabilimento ex Pertusola Sud). Il perimetro dell’area comprende un territorio di circa 530 ettari a terra e 1452 ettari a mare (comprensivi di 132 ha di area portuale), nel quale sono incluse aree pubbliche ed aree private. In particolare, nell’area di Crotone sono incluse: tre aree industriali della ex Montedison, della ex Pertusola, e della ex Agricoltura; discariche in località Tufolo e Farina; fascia costiera prospiciente la zona industriale, compresa tra la foce del fiume Esaro a sud e quella del fiume Passovecchio a nord.
Nei comuni di Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria sono, invece, incluse quattro aree inquinate da ferriti di zinco.

> Stato della Pianificazione di Settore.
Il “Piano Regionale di Bonifica e Ripristino Ambientale dei Siti Inquinati” è stato predisposto in coerenza con i criteri previsti dal Decreto Ministeriale n. 471 del 25 ottobre 1999 e recepito integralmente nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, definitivamente approvato con Ordinanza Commissariale n. 1771 del 26 febbraio 2002 dal Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale nel territorio della Regione Calabria.
Preliminarmente alla redazione del Piano Regionale di Bonifica è stato realizzato il censimento dei siti potenzialmente contaminati ed è stata predisposta l’anagrafe dei siti da bonificare, secondo i criteri previsti dal Decreto Ministeriale n. 471/99. Per motivi di emergenza sono stati realizzati interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica di siti definiti ad “alto rischio” ed altri interventi su siti pericolosi indicati da organi istituzionali.
Con Decreto del Dirigente Generale n. 365 del 26 gennaio 2006, è stato approvato il bando pubblico ad evidenza europea, finalizzato alla predisposizione del “Piano di caratterizzazione, progettazione preliminare e definitiva delle bonifiche dei siti ad alto rischio”. Il 28 giugno 2006 è stato sottoscritto l’APQ “Difesa Ambientale”, che si pone come obiettivo strategico il rafforzamento delle attività già in atto e finalizzate ad interventi di disinquinamento e riqualificazione ambientale di aree inquinate.

(Fonte: “PROGRAMMA OPERATIVO REGIONE CALABRIA - FESR 2007-2013 (CCI N° 2007 IT 161 PO 008) adottato dalla Giunta Regionale della Calabria con Deliberazione N° 398 del 7 luglio 2007)