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Sito denuclearizzato

8 novembre 2007

RFI, DOPO AVER UTILIZZATO SIBARI COME SITO-DISCARICA PER I VAGONI CONTENENTI AMIANTO, CONTINUA A MORTIFICARE IL SUO TERRITORIO E CHI VI RISIEDE.

Dalle Ferrovie, oggi RFI, tanti disagi per i cittadini di Sibari. In particolare, a subire di più sono quelli che risiedono nel quartiere “dei ferrovieri”, meglio identificato nelle vie Marco Polo, G. da Verrazzano e delle Ferrovie.
La preoccupazione di questi cittadini è motivata dal continuo accumulo e relativa movimentazione di pietrisco che, da oltre un anno, interessa uno spazio di proprietà di RFI ubicato nell’ambito del suddetto quartiere.
L’inquietudine è in continuo aumento, poiché c’è il sospetto che il pietrisco in questione possa contenere sostanze tossiche, più precisamente amianto, le cui polveri, se respirate, provocano un pericoloso tumore alla pleura.
RFI, dopo aver utilizzato Sibari come sito-discarica per i vagoni contenenti amianto, continua a mortificare il suo territorio e chi vi risiede. L’accertata presenza della micidiale sostanza cancerogena nel pietrisco usato in molti siti ferroviari di varie località in Italia, oggi rende opportuna l’immediata sospensione della movimentazione e dell’accumulo del pietrisco finora utilizzato fin tanto che non se ne accerti l’eventuale pericolosità e, in ogni caso, lo spostamento di tali operazioni in aree distanti dal centro abitato.
Ma a RFI evidentemente importa ben poco della salute dei sibariti e del decoro del territorio dove essi vivono. Già in passato RFI ha utilizzato l’area in questione come discarica abusiva di materiale di varia natura e pericolosità e, sempre in quel luogo, fino a poco tempo fa, ha funzionato una fossa settica come fognatura. Che dire poi dello stabile ferroviario adibito a Cinema Teatro che da anni versa in una situazione di degrado vergognosa (…oggi è dimora fissa per tossicodipendenti ed extracomunitari e versa in situazioni igieniche che rendono ancora più drammatica la loro condizione).

Nota - Agli inizi dello scorso mese di luglio, i residenti del quartiere dei ferrovieri, stanchi del continuo viavai di camion e dubbiosi sulla provenienza e salubrità del materiale scaricato, dopo aver informato l’Azienda Sanitaria di competenza ed il Comune, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari. In conseguenza di ciò, lo scarico e la movimentazione del pietrisco sospetto è stata sospesa. Da alcune settimane, tali operazioni sono ricominciate ma, questa volta, i camion carichi di pietrisco vengono a scaricare in orari “non sospetti”.