La lettera de “I Ragazzi dell’antenna” inviata al Sindaco di Cassano Allo Jonio, ai componenti del Consiglio comunale, al Direttore generale ASL di Rossano , al sostituto Procuratore del Tribunale di Castrovillari e ai vertici delle forze dell’ordine
del territorio sibarita.
Tutto è buono uscendo dalle mani di Dio e tutto è degenere nelle mani dell’uomo. Ci dovete scusare se continuiamo ad essere ripetitivi ed impulsivi ma certi pensieri non li possiamo sopprimere. Ognuno di voi merita rispetto e stima, siete stati eletti dal popolo e crediamo che una risposta il popolo la merita, anche se nei nostri confronti sono stati usati metodi “HITLERIANI”.
Sindaco, avv. Gianiuca Gallo primo Cittadino della continuità, che cosa fermò la sua mano in tutti questi anni, gradiremmo una risposta, da lei in persona, ma dal momento che continua ad ignorarci la risposta ce la diamo da soli, “L’INCERTEZZA”.
Il risultato di questa incertezza è il silenzio ed il silenzio a sua volta coltiva l’illegalità che ormai, detto con estremo rammarico, si è impossessata di questa terra.
Sindaco, qui mancano i soldati per la linea dura, ci sono solo generali che danno ordini e spettatori che guardano, in poche parole ci comportiamo come coloro che dicono: “armiamoci e partite”. Ormai sembra di vivere in una società masochista dove ci si gode del silenzio e dell’illegalità, noi abbiamo provato a sfondare questo muro ma abbiamo trovato solo intralci sulla nostra strada.
In questa terra servono misure severe, capacità per farle adottare e rispettare, è stata fatta la corsa dei cento metri ma nessuno ha raggiunto il traguardo, ci siamo perduti per strada e divisi al primo ostacolo, non si ha avuto il coraggio di intervenire con azione tagliente, mirata, c’erano tutti i presupposti per giungere alla meta ed invece non ci sarà mai la caduta del muro morale, anche la società civile, le varie istituzioni, il mondo della scuola quale atteggiamento hanno usato in merito alla nostra lotta cioè la battaglia contro l’antenna di telefonia di via Plutarco a Sibari installata a pochi passi della scuola dell’obbligo, alle trentamila tonnellate di ferrite di zinco che giacciono nella piana da oltre quindici anni, alle lastre di amianto che dormono sui tetti, le loro particelle disperse nell’aria sono mortali, ai fili dell’alta tensione che attraversano il centro abitato, si fa finta di non ascoltare; qui si muore di patologie tumorali per malattie incurabili, questi mali aumentano giorno dopo giorno, provocando una catastrofe umana, molte famiglie ne sono terrorizzate, si chiudono nel proprio dolore e pregano per la salvezza, evitiamo altri genocidi, già questa terra soffre, siamo un popolo che sta sparendo giorno dopo giorno in silenzio, zittiti dalla violenza, spezzando le ali ad un futuro migliore.
In questo paese si continua a far finta di non capire oppure si capisce e non si vuole intervenire, tutti questi silenzi distruggono i sogni dei popoli, i sorrisi delle prossime generazioni, il silenzio ci vuole tappare la bocca, l’illegalità ci fa paura, povera terra nostra! Nel terzo millennio sì deve ancora combattere per la libertà, per la tutela della legalità, parole spontanee che dovrebbero prevalere e farci felici.
Tutta questa quiete sul caso antenna di via Plutarco a Sibari ci fa pensare ad un tradimento, in tutti questi anni non abbiamo commosso nessuno, in questa battaglia di tutela non ha creduto nessuno, ma forse qualcuno si è commosso anche se non può parlare perché non ha il dono della parola, ci si riferisce all’antenna stessa, imposta a stare lì sulle nostre teste; ma se potesse parlare direbbe sicuramente la verità.
Siamo classificati come paese “civile” ma cos’è la civiltà se mancano il diritto di tutela della salute, il diritto alla legalità, non si può trascurare o non si può far finta di dimenticare ciò che stiamo rivendicando da oltre sei anni, ognuno di noi chi più chi meno deve essere responsabile delle proprie azioni.
Ci piacerebbe pensare che le lancette dell’orologio possano tornare indietro nel tempo, per tornare al passato e poter far eseguire le ordinanze di smantellamento dell’impianto citato perché a nostro parere quell’impianto, se funzionante, potrebbe essere considerato un’arma letale che potrebbe impossessarsi della nostra vita, privarci della nostra libertà.
Vogliamo ripetere per l’ennesima volta che non siamo contro nessuno né tanto meno contro la tecnologia, ma questo nessuno e questa tecnologia che tanto amiamo non devono essere contro di noi. Crediamo di essere stati scrupolosi nel precisare che il male è meglio prevenirlo che curano.
Ci troviamo in una morsa di una crisi rivoluzionaria, continuando per questo sentiero incanalato questa terra non godrà mai della libertà che sogniamo, dei diritti che rivendichiamo. Vogliamo ricordare che noi non perderemo mai la fiducia nella giustizia e negli uomini che l’amministrano. Speriamo che il nostro sogno sia anche il loro sogno, un sogno che vede principe la legalità.
Invitiamo, perciò, i consiglieri di Sibari, Leone, Trevino, Clausi, ad aiutarci ad ottenere una risposta su queste problematiche, afferrando, stringendo e sostenendo la nostra causa che è di carattere collettivo e riguarda tutta la nostra comunità da molto vicino.
L’altro giorno avviandoci verso la scuola, commentando sul caso antenna, una ragazza intervenne dicendo:” Nella nostra terra non ci sarà mai una spinta decisiva, un cambiamento radicale, la politica pensa solo ai suoi affari, ci sono questioni importanti che non vengono mai fronteggiate, di cui non si parla più, per cui figuriamoci se ci si può preoccupare di un’antenna o magari delle ferriti di zinco, ma quale fastidio vi recano? Lasciate stare, ormai, non vi ascolta più nessuno. Siamo diventati solo un popolo di sognatori, ma facciamo solo sogni che ci vengono negati poiché qui vincono i poteri forti, l’illegalità, meglio starsene zitti, ho aderito alla vostra battaglia e sarò sempre dalla vostra parte e soprattutto d’accordo con le vostre idee”.
Abbiamo applaudito, dopo aver ascoltato queste parole, l’abbiamo ringraziata per il suo prezioso sostegno ed incoraggiamento le abbiamo ribadito che la nostra dignità non la venderemo mai a nessuno e che continueremo a lottare camminando a testa alta e rivendicando i nostri e i tuoi diritti.
Sindaco, se non sbagliamo, lei come primo cittadino ha pieni poteri per far eseguire qualsiasi ordinanza, qualsiasi provvedimento, il suo potere è al di sopra di ogni organo nel territorio che amministra in special modo quando si dovrebbe garantire la tutela dei cittadini e risolvere problemi ambientali ma a quanto pare lei queste misure le sorvola ha lasciato che il silenzio prendesse il sopravvento tentando di far passare questi casi difficili in secondo piano.
Assessore all’ambiente, sono sei anni che è seduto su quella stessa poltrona, non si scomodi stia tranquillo abbiamo pensato a candidarla per il premio della felicità per i tanti problemi che ha risolto in onore all’ambiente a alla tutela, non possiamo dimenticare quello che ha fatto per noi e per tutta la comunità, grazie dott.Bruno, se sarà vincitore lo ritireremo noi il premio e glielo consegneremo di persona, stia tranquillo e comodo, si goda la felicità.
Presidente del consiglio, dottoressa Garofalo, carnevale è finito, il tempo degli scherzi si è concluso, qui c’è uno stato di emergenza, ci sono ricordi che non si possono cancellare facilmente, rompiamo questo silenzio; si ricordi che c’è sempre il nostro progetto che aspetta di essere portato in consiglio per essere discusso e approvato, se si è dimenticata le ricordiamo per l’ennesima volta di cosa parliamo, stia calma e ci ascolti” i piani dove collocare questi ripetitori e i loro trasferimenti nei siti prescelti e nei tempi dovuti dalla legge”.
Non si dimentichi che non può far finta di non capire, passi direttamente alle cose concrete.
Anche i partiti dell’opposizione non possono far finta di non ascoltarci, anche voi siete consapevoli di cosa parliamo da sei anni, si aspetta un vostro sostegno e che si discuta il caso antenna, non è un problema da sottovalutare e nemmeno personale è un problema che interessa tutta la comunità, si aspetta una vostra risposta concreta e definitiva.
Nel caso in cui qualcuno si sentisse offeso siamo pronti al confronto non potete zittirci, non si possono fare esperimenti sulle nostre vite, smettiamola con questo silenzio qui c’è un’emergenza ambientale un’emergenza di vita e di morte. Certi valori non si possono mettere a tacere. Tutti insieme fermiamo questi vagoni ferroviari, carichi di vite umane, che ci stanno portando nei campi di sterminio.
Sibari 8 marzo 2010
LA PORTAVOCE DEI RAGAZZI DELL’ANTENNA
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