In paese deve essere realizzata un’importante opera infrastrutturale.
Il Comune indice la gara ed arrivano tre offerte. Quella di un tedesco di 300mila euro, quella di un francese di 600mila e quella di un italiano di 900mila euro.
Davanti a tali differenze il Sindaco convoca una riunione con i tre concorrenti affinché giustifichino i loro preventivi.
Il tedesco gli dice che vuole adoperare materiali non proprio scadenti che costano 100mila euro e che impiegherà operai non regolarmente assunti, poi tra impalcature e spese varie si spendono altri 100mila euro ed il resto è il suo guadagno.
Il francese giustifica il suo preventivo dicendo che la sua impresa è la migliore in circolazione, che usa buoni materiali e che vuole rispettare tutte le norme previste per la sicurezza nei cantieri. Il materiale viene quindi 300mila euro, tra impalcature e spese varie si spendono altri 200mila euro e gli altri 100mila sono il suo guadagno.
L'italiano, che viene ascoltato solo per curiosità poiché il suo preventivo non è paragonabile agli altri, dice: "Sindaco, il mio è sicuramente il preventivo migliore: 300mila euro sono per te, 300mila sono per me e 300mila sono per il tedesco che esegue l’opera...".
Ci sarebbe però anche una altra versione con variante della risposta dell'Italiano, che dice: "Sindaco 300mila euro sono per te, 300mila sono per me e 300mila vanno divisi tra i componenti la commissione che attesta la buona esecuzione dei lavori. Dell’opera chi se ne frega! Sarà il tuo successore ad indire una nuova gara".
Dedicata a tutti quelli che sono a favore delle opere di civiltà, che sono contro la politica del “NO” a tutti i costi perché cosi non si va da nessuna parte, che dicono “non si può giocare sulla pelle di tutti per salvare l’interesse di pochi”... antenna di Via Plutarco a parte!
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