Per avviare e portare a termine questo processo di rinnovamento è fondamentale e prioritario puntare sui giovani. La lista del PRC è una lista costituita essenzialmente da giovani. Competenti, capaci, impegnati. Diamogli fiducia.
La Proposta Programmatica di Rifondazione:
1. POLITICHE DEL TERRITORIO
2. POLITICHE ECONOMICHE
3. POLITICHE SOCIALI
4. POLITICHE AMBIENTALI
1. POLITICHE DEL TERRITORIO
1.1 La centralità del nostro territorio tra Pollino e Sibaritide. Per la sua posizione geografica e per le sue caratteristiche, il nostro territorio rappresenta una vera e propria cerniera tra le due grandi risorse di questa parte della Calabria: Sibaritide e Pollino. La tematica della centralità per lo sviluppo dell’intera area Sibaritide-Pollino è l’idea fondamentale da perseguire.
1.2 Centro storico. Riprendiamo con determinazione la tematica del recupero e della valorizzazione del centro storico e facciamolo diventare volano dello sviluppo.
1.3 Integrazione territoriale. Il territorio comunale è estremamente vasto e articolato. Quattro agglomerati urbani, tantissime contrade di campagna stabilmente abitate. Valorizziamo le diverse realtà puntando sulle loro vocazioni. Puntiamo sul decentramento amministrativo e, per dare voce e peso alle singole esigenze, istituiamo i Consigli di Frazione.
Integriamo anche il nostro immenso patrimonio naturalistico, artistico e culturale: la costa, gli scavi acheologici, le terme, il centro storico, il monte, la Madonna della Catena, le grotte di S. Angelo. Sono tutte realtà, però, a se stanti, separate, disgiunte. Bisogna avere la capacità, perciò, di creare un circuito al fine di rendere fruibili queste realtà ai grandi flussi turistici.
1.4 Le problematiche dei villaggi turistici. Una grande risorsa economica e produttiva del nostro territorio è la fascia costiera. Un tempo punti di eccellenza, oggi i Laghi e Marina vivono, per motivi diversi, una grave crisi. È il momento di promuovere il loro rilancio.
Per i Laghi è necessario risolvere radicalmente il problema dell’insabbiamento del canale dello Stombi con interventi definitivi e non occasionali e parziali.
Più complicata la problematica di Marina, che affonda le sue radici all’epoca della sua costruzione nel successivo intreccio di connessioni tra amministratori, costruttori e lobby affaristiche. L’amministrazione uscente ha tentato di risolvere la questione con la famigerata delibera n. 12. È sotto gli occhi di tutti il completo fallimento di questo tentativo. Bisogna partire dall’immediato annullamento di quella delibera. La nostra proposta è quella di costituire una società pubblico-privato, a prevalenza del pubblico, per la futura gestione del villaggio.
1.5 Infrastrutture e opere pubbliche. Prioritaria è la costruzione della strada di collegamento a scorrimento veloce tra Pollino Sibaritide, che potrebbe seguire il tracciato dell’attuale strada della Madonna della Catena. Un’opera sempre ipotizzata, ma mai perseguita con continuità e determinazione. Ineludibile è ormai l’ammodernamento della SS106 che l’amministrazione comunale di Cassano, insieme alle altre, deve porre al centro dell’attenzione.
Sull’aeroporto di Sibari, determinante per lo sviluppo turistico dell’intera area, bisogna finalmente assumere impegni definitivi.
Ormai ineludibile è la revisione e l’aggiornamento del Piano Regolatore Generale. Quello attualmente in vigore è un documento/strumento ormai datato e obsoleto per essere un riferimento credibile finalizzato alla gestione degli attuali assetti territoriali.
2. POLITICHE ECONOMICHE
2.1 Pianificazione degli interventi. Per quanto riguarda il bilancio dell’Ente locale, dopo tantissimi anni di difficoltà derivanti dal dissesto economico, si rende necessaria la pianificazione degli interventi considerando le priorità ed effettuando scelte oculate.
Indispensabile in questo quadro generale è dedicare una grande attenzione alle possibilità di finanziamento esterno da utilizzare, con particolare riferimento ai fondi europei. Punto centrale, infine, di una rinnovata politica economica e finanziaria deve essere la lotta allo spreco e al malgoverno, eliminando tutte le opere clientelari e riportando l’impegno finanziario alla sua giusta dimensione di servizio per la collettività.
2.2 Rilancio delle economie e delle attività produttive. Il rilancio economico del territorio passa attraverso il rilancio delle attività produttive. Il turismo innanzitutto. Al centro della nostra offerta turistica ci deve essere Sibari, con i suoi scavi archeologici e con il suo museo, sito culturale conosciuto in tutto il mondo. Intorno ad esso devono ruotare tutte le altre nostre risorse. L’altra voce importante della nostra economia locale è l’agricoltura. Le grandi risorse agricole della Piana di Sibari, la più ampia e fertile della Calabria, non sono certamente sfruttate al meglio._L’amministrazione deve saper supportare e sostenere le attività agricole con adeguate forme incentivanti. Anche l’artigianato deve essere rilanciato. L’amministrazione comunale deve individuare mezzi e modalità per incrementare questo settore. È evidente, infine, che tutte le altre attività commerciali possono trarre impulso dal rilancio della complessiva economia del territorio.
3. POLITICHE SOCIALI.
3.1 Una rete diffusa di servizi. La qualità dei servizi sociali dimostra il livello di civiltà di un popolo. Una rete diffusa di servizi sociali deve essere alla base, quindi, di una politica concreta in questo settore.
3.2 Solidarietà sociale. Nell’attuale contesto socio-economico mondiale, in presenza di una gravissima crisi strutturale della società capitalistica, prioritaria è l’attivazione di misure, anche economiche, di sostegno alle famiglie.
Per quanto riguarda l’universo femminile, ancora molti restano i passi in avanti da fare, nella nostra realtà, in riferimento all’emancipazione delle donne e alle pari opportunità. Al riguardo proponiamo l’istituzione di un “Comitato permanente per l’osservazione delle problematiche femminili”.
Anche i giovani vivono nella nostra realtà condizioni di consistente disagio e carenti sono le strutture di aggregazione giovanile. Su questo terreno bisogna intervenire con forza e determinazione.
Altra emergenza è rappresentata dagli anziani. Anche in questo caso mancano strutture e servizi adeguati, che bisogna promuovere ed attivare.
Una organica politica sulle tematiche dell’immigrazione, a cui è strettamente collegata quella dei diritti, è ormai un obbligo per le amministrazioni democratiche e progressiste. Diritti, inclusione e coesione sociale stanno alla base di un moderno sistema di welfare adeguato alla complessità della società globalizzata.
3.3 Cultura sport e tempo libero. La creazione di strutture ed interventi in questi settori sono funzionali alla promozione di una più elevata qualità dei livelli di vita della collettività. Importante è incrementare le strutture sportive, potenziando e riqualificando quelle già esistenti. Stesso discorso per i centri di aggregazione sociale. In questa direzione, fondamentale è un rapporto interattivo con tutto il mondo dell’associazionismo. Di una svolta radicale c’è bisogno anche nel rapporto tra l’Ente locale e il mondo della scuola, soprattutto nell’attuale contingenza nel momento in cui la “riforma” Gelmini sta penalizzando gravemente il mondo della scuola, in termini di occupazioni, di risorse, di pesanti tagli di spesa, che si ripercuotono negativamente sulla funzionalità e sull’efficienza delle istituzioni pubbliche. In questo settore l’intervento del comune deve essere notevolmente potenziato e non deve più limitarsi all’ordinaria amministrazione prevista dalla legislazione vigente in materia, bensì collaborare con le scuole a progetti di ricerca e di sperimentazione.
3.4 Sicurezza e ordine pubblico. L’intreccio tra mafia, potere e società è sempre molto stretto. Non bisogna perciò mai abbassare la guardia nella lotta alla criminalità organizzata. Il comune ha il dovere di salvaguardare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini attraverso l’attivazione di tutti i meccanismi necessari. Estrema trasparenza degli atti amministrativi, misure di sostegno alla promozione di una imprenditorialità sana, impegno massiccio per sottrarre la società civile ad ogni forma di intimidazione, di vincolo, di ricatto, di condizionamento. Tutto ciò non può che passare attraverso il coinvolgimento attivo nella lotta alla mafia, di tutte le forze politiche, sindacali sociali.
4. POLITICHE AMBIENTALI
4.1 Salvaguardia dell’ambiente. La salvaguardia dell’ambiente non è ormai più solo una esigenza locale di preservare il nostro notevole patrimonio paesaggistico e naturalistico, ma è un’emergenza globale che riguarda la stessa sopravvivenza del pianeta. In questo ambito un ruolo determinante svolge la raccolta differenziata dei rifiuti, di cui l’Ente locale deve farsi accuratamente promotore.
4.2 Sviluppo sostenibile: gli impianti fotovoltaici. Sviluppo sostenibile e questione energetica sono due aspetti strettamente interconnessi. Su questa questione, il PRC ha elaborato uno specifico progetto che ha già proposto all’attenzione della cittadinanza. È proprio in considerazione di queste riflessioni che il PRC locale, che si candida alla guida amministrativa del nostro comune, ha elaborato con Antonio Canonico ed un gruppo di altri giovani compagni, specialisti del settore, un progetto definito “1000 TETTI FOTOVOLTAICI”. Questo progetto porterà nei bilanci familiari un risparmio in bolletta di 1.150 € in un anno e di oltre 23.000 € in 20 anni. In altre parole, avranno l’energia elettrica relativa ai loro fabbisogni domestici completamente gratis per vent’anni. Gli impianti saranno realizzati in modo totalmente gratuito. L’unico impegno che le famiglie dovranno sottoscrivere sarà quello di dover cedere per intero e per i 20 anni i proventi derivanti dalla quota incentivata dell’energia elettrica prodotta. Dopo 20 anni gli impianti resteranno di proprietà delle famiglie.
CONCLUSIONI.
Sulla base di queste linee programmatiche, PRC viole proporre alla cittadinanza e all’elettore le sue proposte amministrative e la sua idea di città. Tutto ciò nella consapevolezza che il rinnovamento della vita politica e amministrativa del nostro comune passa attraverso scelte forti e decise, azioni incisive, senza indecisioni e senza infingimenti, e attraverso la “FORZA DELLE IDEE”, come recita il titolo del nostro programma.
Il nostro intento è quello di di innovare il modo di governare, liberandolo da ogni incrostazione parassitaria, da ogni forma di clientelismo e di inefficienza, ma, soprattutto ampliando sempre più i livelli di democrazia e di partecipazione.
Per questo tutte le scelte gestionali, amministrative, politiche saranno effettuate dopo essere passate al vaglio di ampie consultazioni popolari.
Sulle idee programmatiche contenute in questo documento vogliamo, comunque, confrontarci con tutte le forze politiche, economiche, produttive, sociali che operano sul nostro territorio per costruire insieme il futuro di questa città.
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