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Sito denuclearizzato

29 aprile 2009

COMUNALI 2009: CON IL PD DIVISO E CONFUSO, RIFONDAZIONE LASCIA.

Le divisioni interne al PD ufficiali e ufficiose, apparse sempre più evidenti nelle ultime settimane, e l’incertezza che regna sovrana nella coalizione del centro-sinistra a pochi giorni dalla presentazione delle liste, hanno spinto Rifondazione a lasciare la compagine elettorale.
“In una situazione confusa e con evidenti spaccature – comunicano i vertici di RC - ancora una volta è stata Rifondazione, e non altri, a chiedere una convocazione urgente della coalizione di centro-sinistra che si è svolta lunedì 27 aprile, dove abbiamo ribadito la nostra costernazione per come sono andate le cose e, dopo aver ascoltato gli interventi del candidato a sindaco e dei rappresentanti dei partiti, abbiamo deciso di non aderire, con nostro grande rammarico, a una coalizione che ci appare sempre più divisa e confusa.”
Ripercorriamo le tappe di questo fallimentare matrimonio elettorale.
Lo scorso novembre Rifondazione Comunista avvia un’iniziativa politica tesa ha creare i presupposti affinché a Cassano il centro-sinistra si potesse costituire come una coalizione coesa forte di una proposta politico-programmatica capace di dare vita ad una svolta socio-economica all’intero comune.
Intanto il PD, trovandosi in fase di riorganizzazione, chiede ai partiti della coalizione del tempo perche possa celebrare il proprio congresso e dotarsi di organismi dirigenti.
Siamo a febbraio.
Iniziano gli incontri dai quali scaturisce la linea di affidare al PD il compito di indicare il candidato a sindaco.
Francesco Arcidiacono, il prescelto dal PD, d’accordo con le forze politiche della coalizione, avvia gli incontri bilaterali con le stesse allo scopo di confrontarsi sulle proposte programmatiche e sulle linee politiche che avrebbero dovuto caratterizzare l’azione politico-elettorale del centro-sinistra.
Ma a pochi giorni dall’indicazione di Francesco Arcidiacono, i mal di pancia interni al PD e quelli trasversali di altri, allarmano RC che chiede lumi al candidato stesso che, nella prima riunione di coalizione, da le sue rassicurazioni in merito, rassicurazioni confermate anche dal segretario del PD, Francesco Tricoci.
Ma con il passare dei giorni la situazione diventa sempre più confusa e poco chiara.
RC chiede la convocazione della coalizione per mettere a punto la proposta programmatica e contestualmente verificare sia la composizione delle liste sia l’unità di tutte le componenti del centro-sinistra, fissando come data ultimativa il 3 marzo.
Tutto tace. Siamo ad aprile e, nella settimana di Pasqua, RC chiede nuovamente la convocazione della coalizione dove si constata che la composizione delle liste è ancora in alto mare mentre del programma, di cui si era parlato nello specifico negli incontri bilaterali, non si da nemmeno un accenno. Il segretario del PD e il candidato a sindaco, di intesa con gli altri partiti, continuano a rassicurare RC che tutto è a posto e che entro pochi giorni si sarebbe definito tutto e dato il via alla campagna elettorale.
Lunedì scorso la movimentata riunione che ha sancito l’uscita di RC dalla coalizione.