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Sito denuclearizzato

8 marzo 2009

L' 8 MARZO NON È UNA FESTA!

Lo stupro, la violenza ed il femminicidio occupano le cronache giornaliere.
Sembra che l'emancipazione femminile sia costretta a pagare un conto salatissimo alla società maschilista, al falso convincimento che la donna sia proprietà privata da usare e da abusare.
L'arretramento economico, culturale e sociale del Paese si manifesta nelle sue pieghe più profonde come abbrutimento ed il maschio esibisce la sua prevaricazione aggredendo e violentando.
Ma le donne non ci stanno, non tornano indietro e non rinunciano alla loro vita, alla loro dignità ed al loro cammino di lotta.
Lo spazio città deve essere agibile in termini di sicurezza!
Ma la sicurezza non si realizza con le ronde improvvisate di maschi, potenziali stupratori, che riaffermano la loro volontà di possesso sul corpo e sull'anima della donna.
Le pari opportunità devono essere praticate in ogni ambito!
Ma non è pari opportunità l'innalzamento dell'età pensionistica se la donna continua ad avere su di sé il problema della cura e dell'assistenza familiare, oltre al lavoro fuori casa.
La cittadinanza deve essere piena, attiva e paritaria!
Ma non è cittadinanza vera la rappresentanza minimale, sporadica e quasi mai nei ruoli apicali, delle donne nelle istituzioni.
La libertà ed i diritti devono essere appannaggio di tutti, cittadini e cittadine!
Ma le donne non hanno libertà e diritti se non possono autodeterminarsi.
Mafalda è stanca, arrabbiata ma continua la sua battaglia e perciò dà appuntamento alle donne per l'8 marzo alle ore 11,00 in Piazza 11 Settembre ed dalle ore 17,00 in poi presso l'ex deposito ferroviario, adiacente al Municipio, piazza Matteotti - Cosenza per discutere, per confrontarsi e per vivere la Giornata Internazionale della Donna come un momento di incontro tra culture, gusti e musiche diverse, un momento di riflessione e di relazione per un cammino comune.

La Rete delle Donne di Cosenza.