Non pagheremo la vostra crisi: è questo lo slogan nazionale che ha animato le lotte di queste settimane. Lo riproponiamo nella nostra città per rifiutare di pagare la crisi del capitalismo, di un sistema senza regole.
La crisi non può ricadere sulla spalle della scuola, dell'università, della sanità, dei contribuenti e dei precari: non vogliamo socializzare le perdite dopo anni di privatizzazione dei profitti.
Le occupazioni, le assemblee, le iniziative che hanno coinvolto e contagiato le città e l'intero paese hanno indicato come un'altra università fatta di partecipazione e democrazia sia possibile.
Siamo un movimento pacifico ma determinato e non cederemo all'arroganza del governo; per questo non ci fermeremo sino a quando la Legge 133 sull'Università e il Decreto Gelmini sulla scuola non saranno ritirati.
Molte cose nel mondo della formazione vanno cambiate ma il rinnovamento non passa attraverso tagli e privatizzazioni. La nostra regione, già tanto vessata dalla collusione tra politica e malaffare, sarà particolarmente colpita da queste politiche antisociali e per questo invitiamo tutti i calabresi a unirsi alla nostra protesta.
Chiediamo a tutti di rispettare la nostra autonomia che trova le sue ragioni in una battaglia culturale in difesa del sapere, dell'istruzione e della ricerca pubblici. Per questo chiediamo a tutti di partecipare senza simboli al nostro corteo.
Il comitato di lotta dell'Unical raccoglie l'invito dell'Università La Sapienza di Roma e promuove per il giorno 7 novembre una manifestazione a Cosenza con concentramento alle ore 10 in P.zza Zumbini.
COMITATO DI LOTTA UNICAL
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