Nelle scorse settimane i ragazzi di Sibari hanno voluto ricordare il quarto “compleanno” dell’ormai tristemente famosa antenna di via Plutarco.
Con una lettera inviata a tutti i principali esponenti istituzionali locali, i “ragazzi dell’antenna” hanno voluto attirare ancora una volta l’attenzione verso una situazione che, per l’incapacità e la leggerezza di pochi, rischia di produrre gravi danni non solo ai residenti in prossimità dell’antenna ma a tutta la collettività sibarita.
Per fortuna oggi l’antenna non è ancora attiva ma c’è il fondato sospetto che possa essere attivata, nonostante un’ordinanza comunale del dicembre 2006 ne abbia previsto l’immediata rimozione. Di giorni ne sono trascorsi davvero tanti ma l’antenna, seppur spenta, è ancora li.
La causa sarà la totale assenza di regole che disciplinano la telefonia mobile in questo territorio: in ogni caso, chi ha favorito quell’installazione lo ha fatto in netta violazione del “principio di cautela” nella tutela della salute della popolazione essendo i campi elettromagnetici considerati come “probabile cancerogeno” sia dall’Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.) che dall’Istituto Superiore di Sanità.
Intanto a Sibari si registrano decessi per tumori dell’apparato emolinfopoietico (leucemie, linfomi, mielomi) e del sistema nervoso.
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