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Sito denuclearizzato

20 marzo 2008

SCANDALOSO! ARTEMIDE, TUTTI ASSOLTI

Propongo integralmente l’articolo a firma di Antonio Iannicelli pubblicato sul Quotidiano di oggi.

Il processo si era aperto per far luce sui rifiuti nella Sibaritide. L’accusa era di disastro ambientale.
CASTROVILLARI – Il processo “Artemide”, procedimento penale iniziato presso il Tribunale di Castrovillari nel 1999 per far luce sull'interramento, avvenuto nella metà degli anni '90 in alcuni siti della Sibaritide di circa trentamila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Pertusola di Crotone, si è concluso senza colpevoli. Ieri il Tribunale di Castrovillari (Annamaria Grimaldi presidente, Carmen
Ciarcia e Francesco Bruno giudici a latere), dopo più di tre ore di camera di consiglio, ha assolto Giuseppe Caporale, Paolo Francese, Massimo Monti, Dario Ordine “perché il fatto non sussiste”. Lo stesso Tribunale ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di Alessio Bargagliotti, Luigi Rinaldo Brusco, Alessandro Ciancio, Eugenio Cicero, Michele Guerrera, Fulvio Luini, Massimo Notari
e Pompeo Orsomarso “per il reato di cui all'articolo 434, comma I del codice penale (disastro ambientale ndc) perché estinto per intervenuta prescrizione. Il collegio giudicante ha anche disposto la restituzione, agli aventi diritto, delle aree e della azienda Geo Sibari sottoposte a sequestro giudiziale. L'udienza di ieri è stata completamente dedicata alla “discussione”.
E' stato il sostituto procuratore Francesco Pellecchia a leggere la requisitoria scritta dal Pubblico Ministero, Sandro Cutrignelli. Il rappresentante dell'accusa, dopo aver analizzato a grandi linee, le fasi processuali e aver evidenziato come dalle perizie redatte sia dai consulenti della Syndal che dai periti nominati dal Tribunale non si evinceva alcun pericolo per la salute pubblica, ha concluso la sua requisitoria chiedendo al Tribunale che «previa riqualificazione dei fatti ai sensi degli articoli 256, comma I lettera B, e 257, comma 2, del Decreto Legislativo n°152 del 3 aprile 2006 (Norme in materie Ambientali), i reati dovevano essere dichiarati estinti per intervenuta prescrizione». In subordine, il pubblico ministero, Cutrignelli, chiedeva, ove i fatti venivano qualificati dal Tribunale ai sensi dell'articolo 434, I comma, del codice penale, che i reati venissero dichiarati estinti per intervenuta prescrizione. Dopo
che i difensori delle parti civili (Codacons, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, partito dei Verdi, Legambiente e i comuni di Cassano Ionio, Cerchiara di Calabria e Francavilla Marittima) hanno depositato le loro conclusioni, sono iniziate le arringhe del nutrito e “agguerrito” collegio difensivo composto, tra gli altri, dagli avvocati Donadio, Falvo, Stella Esbardo, Santamaria, Mirigliani, Carbone, e Scaglia. Tutti gli avvocati della difesa hanno chiesto l'assoluzione dei propri assisti perché “il fatto non sussiste” o “per non aver commesso il fatto”. Il collegio giudicante (Annamaria Grimaldi presidente, Carmen Ciarcia e Francesco Bruno giudici a latere) ha assolto quattro imputati e ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti degli altri.

(Fonte: Il Quotidiano del 20 marzo 2008 – di A. Iannicelli)