I cittadini hanno denunciato una situazione di gravità che doveva essere subito considerata ma l’Amministrazione Gallo “risponde con il silenzio” e disorienta tutta la comunità sibarita. Sibari vuole essere tutelata e chiede al Sindaco Gallo di rigettare il progetto dell’Ente Ferrovia dello Stato, proseguendo nella linea adottata dalle precedenti Amministrazioni.
Sono quindici giorni ormai che il Comitato “Salviamo Sibari” ha depositato in Municipio circa 1200 firme a sostegno della petizione popolare contro l’ipotesi di un sottopasso ferroviario. Milleduecento cittadini, pari ad 1/3 circa dell’intera popolazione di Sibari, hanno detto “NO” alla costruzione del sottopasso.
Tale evento, in una qualunque realtà italiana, avrebbe provocato l’immediato interesse degli Amministratori locali e del Sindaco. Ma non tutti gli Amministratori hanno la stessa sensibilità e non tutti i Sindaci riescono a schierarsi.
E’ così che nessuna parola, nessun commento, nessuna reazione, viene abbozzata e con filosofia attendista si aspetta che passi la bufera e che si allentino le tensioni.
E’ anche vero che tale pratica si è mostrata vincente, in più occasioni, anche su Sibari, ma la sensibilità non si misura: o ce l’hai e la usi in modo naturale o non ce l’hai.
Gli amministratori locali, tranne qualche rara eccezione, ed il Sindaco di Cassano all’Jonio hanno dimostrato, di fronte a milleduecento cittadini elettori, di non avere alcuna sensibilità riguardo al problema dei sottopassi, preferendo il silenzio al confronto civile e pacato.
Il Comitato Popolare, che ha promosso la raccolta delle firme, si aspetta allora, in termini brevissimi, la presa d’atto dell’istanza ed eventualmente un incontro con la popolazione.
(COMUNICATO STAMPA del 22 novembre 2007 - SALVIAMO SIBARI… Comitato popolare contro i sottopassi)
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