Sono 100 le tonnellate di spazzatura spaziale che rimangono in un'orbita bassa e rientrano nell'atmosfera terrestre in breve tempo.
Tra i detriti orbitali ci sono i rifiuti abbandonati dai cosmonauti (come una macchina fotografica perduta, una chiave inglese e uno spazzolino da denti!!), i satelliti non necessari, gli oggetti associati ai satelliti (come i bulloni) e razzi usati che rappresentano un reale pericolo per i satelliti funzionanti e per i veicoli spaziali.
Molti pezzi, anche piccoli, viaggiando a una velocità che raggiunge i 10 km al secondo, possono causare gravi danni e creare ulteriori detriti.
Da oggi, però, la pulizia dello spazio è divenuta fattibile. Infatti, alcuni scienziati nel Regno Unito hanno utilizzato la teoria della rete per individuare quali oggetti in orbita attorno alla Terra devono essere assolutamente eliminati. Il loro strumento matematico rivela i legami tra i detriti spaziali conosciuti e localizza quelli che possiedono il numero maggiore di collegamenti ad altri oggetti. Prendere di mira questi oggetti fortemente collegati faciliterà in modo significativo la pianificazione della pulizia spaziale.
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