
La crisi non può ricadere sulla spalle della scuola, dell'università, della sanità, dei contribuenti e dei precari: non vogliamo socializzare le perdite dopo anni di privatizzazione dei profitti.
Le occupazioni, le assemblee, le iniziative che hanno coinvolto e contagiato le città e l'intero paese hanno indicato come un'altra università fatta di partecipazione e democrazia sia possibile.
Siamo un movimento pacifico ma determinato e non cederemo all'arroganza del governo; per questo non ci fermeremo sino a quando la Legge 133 sull'Università e il Decreto Gelmini sulla scuola non saranno ritirati.
Molte cose nel mondo della formazione vanno cambiate ma il rinnovamento non passa attraverso tagli e privatizzazioni. La nostra regione, già tanto vessata dalla collusione tra politica e malaffare, sarà particolarmente colpita da queste politiche antisociali e per questo invitiamo tutti i calabresi a unirsi alla nostra protesta.
Chiediamo a tutti di rispettare la nostra autonomia che trova le sue ragioni in una battaglia culturale in difesa del sapere, dell'istruzione e della ricerca pubblici. Per questo chiediamo a tutti di partecipare senza simboli al nostro corteo.
Il comitato di lotta dell'Unical raccoglie l'invito dell'Università La Sapienza di Roma e promuove per il giorno 7 novembre una manifestazione a Cosenza con concentramento alle ore 10 in P.zza Zumbini.
COMITATO DI LOTTA UNICAL